Il viaggio in Oman è assai interessante e l’ing. Roberto Rey riesce ad organizzare numerosi contatti nei giorni passati a Muscat con alcuni imprenditori locali.
Muscat è la capitale dell’Oman, è anche la sede del governo e la più grande città nel Governatorato di Muscat. Secondo il Centro nazionale per le statistiche e le informazioni, la popolazione totale di Mascate ha raggiunto 1,28 milioni a partire da maggio 2015.
L’area metropolitana si estende approssimativamente per 3.500 km (1.400 miglia quadrati) e comprende sei province chiamate wilayats. Conosciuta fin dai primi anni del I secolo DC come un importante porto commerciale tra l’Occidente e l’Oriente, Muscat è stata governata da varie tribù indigene e potenze straniere, come i persiani, i portoghesi e l’Impero ottomano in vari momenti della sua storia. Nel XVIII secolo il potere militare regionale, estendeva l’influenza di Muscat fino all’Africa orientale e Zanzibar.
Come importante città e porto nel Golfo di Oman, Muscat ha attirato commercianti stranieri e coloni, come i Persiani, i beluci e Gujaratis. Dal momento dell’ascensione di Qaboos bin Said come sultano dell’Oman nel 1970, Muscat ha conosciuto un rapido sviluppo infrastrutturale che ha portato alla crescita di un’economia dinamica e di una società multietnica.
Le rocciose Western Al Hajar Mountains dominano il paesaggio di Muscat. La città si trova sul Mar Arabico, lungo il Golfo di Oman e si trova in prossimità dello Stretto di Hormuz: posizione assolutamente strategica. Basse case bianche caratterizzano la maggior parte del paesaggio urbano di Muscat, mentre il porto-quartiere di Muttrah, con la sua corniche, formano la periferia nord-orientale della città. L’economia di Muscat è dominata dal commercio, dal petrolio e dalle attività portuali che negli ultimi anni sono in ulteriore forte espansione anche a causa delle numerosissime navi da crociera che raggiungono la città e la riempiono di migliaia di turisti.
Nel corso della interessantissima visita di Muscat, il giorno 31 maggio 2015 l’ing. Roberto Rey visita la Grande Moschea Sultan Qaboos di Muscat: uno straordinario esempio di architettura islamica moderna, che simboleggia in un certo senso la rinascita del Paese, unita alla sua voglia di modernità al passo con le antiche tradizioni. E’ l’unica moschea del Paese (e una delle poche del medioriente) aperta anche ai non musulmani.
All’esterno, l’enorme edificio colpisce per il suo candore, con le raffinate architetture in marmo bianco, circondate dai 5 minareti che rappresentano i momenti della preghiera quotidiana.
Si accede a piedi scalzi alla sala della preghiera e si resta sbalorditi: l’enorme sala può ospitare 6600 persone e colpisce per la raffinatezza senza uguali.
Il pavimento è interamente ricoperto da un tappeto persiano fatto a mano di 4.200 metrI quadri (70×60 m), del peso di 21 tonnellate: il più grande del mondo, mentre un lampadario di cristalli Swarovski, cattura immediatamente l’attenzione, con la sua altezza di 14 metri e le oltre mille lampadine.
L’ingresso alla Sultan Qaboos Grand Mosque è gratuito e richiede un abbigliamento consono: pantaloni e maniche lunghe e le donne devono coprire i capelli.
L’esperienza è assai interessante dal punto di vista culturale, architettonico e artistico: aperta dal sabato al mercoledì, dalle 8 alle 11.
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